GESTIONE AZIENDALE : Determinare Il Punto di Pareggio Economico

Qualunque imprenditore dovrebbe chiedersi qual è il volume di ricavi della propria azienda che consente di coprire tutti i costi. In altri termini qual è il volume di ricavi in grado di annullare le perdite e da quel momento in poi iniziare a produrre utili.

Non solo: occorre avere ben presente a quanto ammontano le perdite o gli utili in corrispondenza dei volumi di ricavi conseguiti. Questa è la break even analysis.

Ogni azienda sostiene una serie di costi fissi: si tratta in sostanza di costi che non variano in funzione delle quantità di beni o servizi prodotti e venduti. Anche se le vendite sono nulle ed i ricavi di conseguenza sono pari a zero, l’impresa deve comunque sostenere questi costi fissi. La conseguenza è che in assenza di ricavi la perdita sarà uguale ai costi fissi.

Oltre ai costi fissi vi è anche una serie di altri costi detti variabili. Si tratta di costi che si sostengono solamente se l’impresa produce e vende i beni e i servizi. Ovvio che i prezzi di vendita unitari debbano quindi essere maggiori dei costi variabili unitari.

La differenza tra il prezzo di vendita unitario del bene o del servizio ed il relativo costo variabile unitario si chiama margine unitario di contribuzione. Il margine unitario di contribuzione viene destinato alla copertura dei costi fissi.

Quando tutti i costi fissi sono stati coperti si raggiunge il punto di pareggio, Break Even Point (B.E.P.) e da quel momento in avanti ogni margine unitario di contribuzione diventa utile.

La conseguenza di ciò è che l’azienda ha una perdita massima pari ai costi fissi. La perdita si riduce progressivamente fino ad annullarsi quando si raggiunge il BEP. Una volta raggiunto il punto di pareggio si inizia a conseguire un utile che raggiunge il suo massimo alla capacità produttiva massima dell’impresa.

Come affermavo all’inizio, ogni imprenditore dovrebbe conoscere il punto di pareggio e dovrebbe essere in grado altresì di stabilire il livello di utili o di perdite in relazione ai diversi livelli di ricavi.

La conoscenza di questi dati diventa particolarmente interessante quando ci si trova a prendere decisioni quali acquisizioni di nuovi ordini a prezzi determinati oppure quando ci si trova a valutare se svolgere internamente o affidare all’esterno la produzione connessa ai nuovi ordini.


A Cura di Antonio Schirripa
Autore di Il Check Up Aziendale

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