FARE BUSINESS : Curare La Relazione Con I Clienti

I mercati ci costringono a considerare oggi più che mai il nostro cliente come una preziosa risorsa destinata, in futuro, a diventare sempre più critica, a causa della corsa alla posizione dominante tra noi ed i nostri concorrenti.

Gli ultimi avvenimenti economico-finanziari hanno dimostrato che - qualunque sia la nostra attività di produzione o vendita - essa debba essere anche “sostenibile”. Deve cioè trovare al proprio interno i mezzi per mantenersi in funzione. Drenare il mercato, fare incetta di clienti senza preoccuparsi di lasciare una tracciabilità della relazione di fiducia che il cliente instaura, è un approccio miope che lascia dietro il nostro cammino di sviluppo una pessima immagine e un pessimo ricordo di noi.

Anche le semplici vendite basate sul “mordi-e-fuggi”, sulle proprie capacità di affabulazione e di convincimento dell’interlocutore, possono rivelarsi dei veri e propri boomerang. Occorre quindi un sistema di gestione delle relazioni con i clienti, per fidelizzarli, per ricambiare la loro fiducia con le nostre attenzioni.

Molti credono che un sistema di Customer Relationship (Relazione con il Cliente) sia un software o uno strumento informatico. Invece l’esperienza mi ha insegnato che è una forma mentis, un modo di pensare alla propria clientela, che porta a curare la nostra relazione sia che i nostri clienti siano soltanto cinque, qualche decina ma anche centinaia (…e centinaia!).

Inoltre, il CRM (Customer Relationship Management – Gestione della relazione con la Clientela), potrebbe sembrare una strategia adottabile unicamente da grandi aziende in grado di gestire grandi quantità di transazioni con i clienti o che abbiano grandi necessità di sistematizzazione, che possono permettersi grandi spese in costosi software.

In realtà una strategia di CRM, in quanto modo di pensare, può essere messa in atto anche con carta e matita, anche se si è una media o piccola impresa. Oserei dire che possa servire egregiamente anche ad un libero professionista che voglia differenziarsi sul mercato agli occhi dei propri clienti.

Lo stress correlato al lavoro della vendita, dovuto alla probabilità di chiusura (o meno) delle trattative in corso, la rincorsa continua di clienti e il gioco a rimpiattino sulle offerte per poter consolidare una tentata vendita, spesso spaventano chi non lavora nel campo e fanno ritenere l’attività di Vendita e di Relazione Post-Vendita una condanna alla indeterminatezza che intimorisce e allontana la maggior parte delle persone, che preferiscono lavorare allo sviluppo o all’assistenza su di un prodotto piuttosto che alla sua commercializzazione.

Questo metodo che descrivo è facilmente apprendibile, messo a punto con la calma, la determinazione e l’etica di chi sì promuove un prodotto o un servizio, ma che intende anche e soprattutto soddisfare le reali necessità dei clienti.

Questo ti porterà ad un naturale avvicinamento al tuo bacino di utenza, ti metterà in contatto emotivo e assertivo con i tuoi destinatari, facendo crescere:
• la fiducia in te stesso come commerciale/venditore;
• la tua capacità di ben rappresentare il prodotto o il servizio che commercializzi;
• la tua capacità di ben rappresentare la clientela con cui ti relazioni;
• la tua conoscenza e consapevolezza, istante per istante, giorno per giorno, azione per azione, di come stai gestendo il tuo processo di vendita.

Non perdere questa opportunità di concederti la sistematizzazione di quello che fai o che dovrai fare ogni giorno come venditore o responsabile commerciale: ne beneficerai in tranquillità e metodo.


FOREX TRADING : Come Iniziare

Quando si parla di Forex e di Trading in generale la persona media si immagina quegli individui che si vedono nei film che lavorano a Wall Street, che devono prendere decisioni importantissime in mezzo al caos nel giro di pochi secondi.

Un lavoro tutto adrenalina e stress in cui non ci si può staccare dallo schermo per più di due secondi. Ecco perché solitamente vengono attratti dal trading individui amanti del rischio e in cerca di emozioni forti.

In realtà il trading fatto come privato è l’esatto opposto e solitamente le persone più misurate e dotate di controllo delle proprie azioni ed emozioni hanno successo.

Inoltre ci sono molti stili di trading e non necessariamente bisogna fare trading intraday aprendo e chiudendo operazioni molto velocemente. Certamente è possibile, ma non è l’unica via, anzi non è assolutamente consigliata per i principianti e per chi non ha il tempo di fare trading full time.

Realisticamente la situazione classica di una persona è quella di avere un lavoro che porta via tempo. Mollare il lavoro e fare trading a tempo pieno immediatamente richiede una disponibilità di capitale che non tutti hanno perché verrebbe a mancare il reddito fisso proveniente dal lavoro che ti permette di far fronte alle spese quotidiane e di destinare una parte del tuo capitale al trading.

Inoltre la pressione psicologica di dover guadagnare per forza con il trading perché è l’unica fonte di reddito è un grosso peso da sopportare, che può causare errori e perdite.

Come fare allora? Inizialmente ci si può specializzare in tecniche di lungo periodo che richiedono un’analisi dei grafici del prezzo solo per qualche dozzina di minuti la sera.

Questo tipo di strategie permettono a tutti di iniziare a fare trading e hanno una percentuale di vincita molto alta perché non si è soggetti al rumore di mercato, cioè ai movimenti erratici del prezzo di breve periodo.

Questo è un modo intelligente e responsabile di avvicinarsi al trading con la potenzialità di crearsi una rendita aggiuntiva anche importante. Quando poi si diventa più bravi e i profitti del trading cominciano ad accumularsi si può pensare di fare il grande passo, mollare il lavoro e vivere di trading.

Ma questo è un passo solo successivo. Per tutti quelli che vogliono iniziare la scelta più saggia è quella di iniziare con il trading di lungo periodo.

LEADERSHIP AZIENDALE : Creare Teams Vincenti Tramite Obiettivi

Ti suggerisco di munirti di penna e un foglio per gli appunti e scrivere tutto quello che riterrai utile per definire i tuoi obiettivi durante la lettura di questo articolo.

“Ogni obiettivo è come un sogno con le gambe: è destinato a condurvi da qualche parte!”
Loseph O’Connor e Andrea Lages

Sono molti gli studi sui team di successo che hanno evidenziato gli obiettivi come fattore determinante per la motivazione. Per avere buoni risultati è necessario avere obiettivi chiari. Una persona senza obiettivi è come una nave senza porto di destinazione. Dove andrà a finire?

“Quando non sapete quello che volete, finite spesso dove non vorreste essere.”
Bob Green

Naturalmente gli obiettivi devono essere definiti in funzione della competenza delle persone. Ad un neoassunto verranno dati obiettivi semplici mentre ad una persona competente e di esperienza verranno assegnati obiettivi più complessi, ma sicuramente in linea con le sue capacità.

Gli obiettivi sono la strada maestra che ci permette di arrivare al nostro scopo. Un team viene sempre costituito per raggiungere un obiettivo di miglioramento: può essere di prodotto, di servizio o di un processo. La definizione degli obiettivi per un team riveste una particolare importanza e richiede attenzione e impegno da parte della Direzione.

Sull’argomento sono stati scritti molti manuali e testi di personaggi molto noti. In particolare, un formatore americano (Kenneth Blanchard) ha riassunto in un acronimo la definizione di un obiettivo. Questo è SMART:

Specifici: occorre precisare quale deve essere il risultato atteso e in quale area deve operare.

Misurabili: oltre a specificare l’area dove deve agire, al collaboratore bisogna indicare il risultato numerico che deve raggiungere.

Attendibili: l’obiettivo deve essere ragionevole e raggiungibile. Deve richiedere determinazione e volontà ma non deve essere impossibile.

Rilevanti: per essere rilevante un obiettivo deve rientrare nel 20% delle attività di una persona.

Traducibili: l’obiettivo della persona deve poter essere scomposto in tanti obiettivi intermedi, per poter verificare i progressi dell’attività. In questo modo, la performance sarà più elevata.

Se gli obiettivi non hanno queste caratteristiche, difficilmente potranno essere raggiunti.

FARE BUSINESS : Lavorare da Casa Con Internet

Mollare tutto, smettere di andare ogni giorno in ufficio e creare un business dalla propria abitazione? Oggi potrebbe essere il sogno di qualsiasi lavoratore dipendente.

Nella pratica, la vita professionale di ognuno di noi ha subìto dei cambiamenti così profondi e radicali negli ultimi anni da aver rivoluzionato completamente il nostro stile di vita.

In molti casi questi cambiamenti hanno promosso una diversa pianificazione lavorativa, soprattutto per chi ha un impiego dipendente, perché i ritmi di lavoro e le esigenze personali sono diventati sempre più difficili da coniugare.

Tra le tante possibili soluzioni per ritrovare lo spazio e il tempo perduto, una delle migliori è sicuramente quella di costruirsi un’attività da casa propria con il web.

I motivi sono facilmente intuibili: se da un lato la quantità di capitale da investire nell’avviamento del business risulta facilmente accessibile per chiunque, dall’altro internet permette di gestire semplicemente molte delle operazioni e delle esigenze che prima potevano essere assolte solo attraverso una sede operativa di tipo tradizionale.

Sapendo ciò, vi consiglio di prestare la massima attenzione a questi tre ambiti prima di avviare il vostro business casalingo:

1. la ricerca di mercato. Quando si parla di home business è facile pensare di poter espletare qualsiasi attività lavorativa tradizionale anche da casa propria. In realtà, dovete effettuare una ricerca di mercato esaustiva se volete realmente assicurarvi il successo dell’iniziativa;

2. la pianificazione degli spazi e dei tempi di lavoro. Per avviare un’attività da casa è fondamentale trovare dei compromessi di condivisione con la quotidianità casalinga;

3. la pianificazione finanziaria, fiscale e di marketing. È davvero fondamentale preparare con anticipo un buon business plan pianificando ogni fase di start up, in modo da ottimizzare al meglio i costi e massimizzare i benefici.

Oggi l’utilizzo del telelavoro è in forte crescita, sia per i risparmi in termini di costo, sia per l’efficienza che in molti casi è possibile raggiungere. Certo, nonostante presupposti così promettenti, è necessario creare un business che porti con costanza denaro nel proprio conto corrente, pertanto il consiglio è di restare con i piedi ben saldi per terra e pianificare un passaggio graduale dal lavoro dipendente a quello indipendente.

Avviare un business da casa è un’attività semplice ma non per questo accessibile senza un’adeguata preparazione: potrebbe infatti richiedere diverso tempo per entrare a regime e fornire il giusto flusso di introiti.


A cura di Stefano Calicchio 
Autore di Lavorare da Casa con il Web, Il Fattore Network, L’Ufficio Stampa 2.0, Rendite da Ebook, Rendite da Royalty

CURRICULUM VITAE : Come Descrivere Le Attituni Personali

I curricula sono spesso freddi e senza mordente, i selezionatori si ritrovano a dover “giudicare” le competenze di una persona da poche righe. Come fare allora per risaltare agli occhi dei potenziali datori di lavoro?

Il documento che si invia alle aziende con la speranza di essere convocati ad un colloquio conoscitivo deve incuriosire il lettore, fare in modo che possa esclamare alla fine della lettura: “Interessante, voglio conoscere questa persona!”

Solo da poco tempo capita di leggere in un curriculum le attitudini personali e caratteristiche del candidato. Sono fondamentali per la selezione: far capire al lettore chi siamo e quali caratteristiche si possiedono può far la differenza tra un colloquio e un’archiviazione perenne del nostro profilo. Occorre quindi analizzare le proprie capacità e farle risaltare in un paragrafo a parte nel curriculum vitae.

Riporto il paragrafo che utilizzo nel mio curriculum e che mi ha portato ad ottenere grandi risultati rispetto ai miei curricula sprovvisti di tale sezione e ai curricula di altri candidati. Queste sono solo alcune caratteristiche: molte altre se ne possono aggiungere, stando attenti a non appesantire troppo il documento.

ATTITUDINI PERSONALI
“Cordiale con i colleghi, gentile, puntuale, ordinato, attento alle esigenze dell’azienda e soprattutto dei clienti, propenso a collaborare con la Direzione e con i colleghi, orientato al lavoro per obiettivi.”

Con due semplici righe aggiunte al curriculum classico si fanno conoscere al selezionatore le nostre peculiarità, come ci rapportiamo con i colleghi e con la Direzione e la predisposizione a lavorare per obiettivi. Quindi, non solo nel curriculum illustriamo il percorso formativo e professionale, ma comunichiamo anche chi siamo come persone. Sicuramente è molto meno impersonale e più efficace agli occhi del selezionatore.

Un buon vocabolario aiuta tantissimo nella ricerca degli aggettivi corretti per meglio descrivere le attitudini personali nel posto di lavoro. Dedicare il giusto tempo alla ricerca di queste caratteristiche permette di preparare un buon curriculum, accattivante e interessante. Dopo aver scritto la sezione “attitudini personali”, occorre rileggerlo: quando si è convinti che le caratteristiche descritte rispecchino la nostra personalità, anche lavorativa, il lavoro è concluso.


A cura di Claudio Casula 
Autore di Trovare Lavoro in Azienda

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